Bravo è il dipendente che se ne rende conto e ne approfitta affinando l’arte del vassallaggio a proprio vantaggio. Queste persone non danno nessun valore aggiunto all’azienda, sono dei parassiti che sfruttano l'azienda finché nessuno se ne accorge e l'imprenditore, senza rendersene conto, rimane turlupinato! Loro sì, massimizzano il proprio profitto!
Lo yes-man non ha un compito facile. Dipende dall’interlocutore che ha di fronte e non sempre ottiene vantaggi certi. Diciamo che la difficoltà è inversamente proporzionale al grado culturale dell’imprenditore. Nel Nord Est, quindi, il mestiere dello yes-man rende! Le azienda rimangono piccole per evidenti limiti dei titolari (vedi post del 30/11/07) e gli yes-men imperversano. Non è facile il loro ruolo, richiede comunque impegno. Sicuramente è necessario essere provvisti di un talento naturale. Conosco dipendenti che hanno sperimentato l’arte del ruffiano con risultati solo discreti. Il ruolo del leccapiedi ravvisa anche dei rischi: nell’eventualità che l’imprenditore muoia o fallisca o comunque cessi l’attività il leccapiedi rimane fregato, incapace com’è di svolgere una qualsiasi professione. Non gli resta che ricominciare con un altro “padrone” da sfruttare, sempre se ne trova un altro! La concorrenza è agguerritissima!
Yes Man o animale da compagnia?
RispondiEliminaLa figura a volte è molto simile.
Bello il passaggio quasi autobiografico dove si parla del Nord Est, senza alcuna allusione.