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mercoledì 16 gennaio 2008

Conto arancio, spese rosse, siamo al verde.

Arrivano gli estratti conto bancari! Ancora spese da pagare! (perché se lo sbilancio competenze è positivo, cioè vi pagano interessi attivi superiori alle spese, allora avete un altro problema: liquidità in eccesso da investire per evitare perdita di potere d'acquisto) Allora, nell’attesa che l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) renda operativo “l’estratto conto facile” annunciato lo scorso luglio, proviamo a leggere l'estratto conto bancario cercando di capirci qualcosa e magari di ottenere qualche riduzione di spesa.
L’estratto conto è diviso in due sezioni:
1- Il riassunto periodico. Sono riepilogate cronologicamente le operazioni di conto corrente secondo uscite (o movimenti dare) e entrate (o movimenti avere). Ogni operazione ha una data di registrazione ed una valuta. Quest’ultima rappresenta la data impiegata per il conteggio degli interessi bancari. La differenza tra data e valuta non è irrilevante ed è una delle condizioni da contrattare!
2- Lo “scalare”. Sono elencati i saldi del conto corrente in ordine di valuta. Lo scalare riporta ogni modifica al saldo del conto corrente dopo ogni operazione bancaria. Tra un saldo e l’altro sono indicati i giorni trascorsi. Ogni riga riporta i “numeri “ creditori e debitori ovvero il saldo in ogni riga è moltiplicato per i giorni (durata del saldo). Il totale dei numeri è moltiplicato per il tasso per ottenere gli interessi passivi o attivi.

Nel prospetto sono elencate eventuali modifiche intervenute nei tassi d’interesse. Infine c’è il riepilogo di interessi e competenze in cui lo “sbilancio” è il totale da addebitare o accreditare al cliente.
L’imposta di bollo di Euro 34,20 annui, solitamente addebitata trimestralmente, e la ritenuta fiscale del 27% sugli interessi attivi, sono le uniche spese non trattabili perché la banca si limita ad addebitarle per conto dello Stato.
La spesa bancaria più rilevante anche se meno evidente è il costo per singola operazione. Notate che il costo riguarda ogni riga registrata nel conto e non ogni operazione effettuate! Quindi anche competenze, spese e addirittura il saldo iniziale e finale nell’estratto conto! Diciamo che mediamente le operazioni “obbligatorie” è di 24 annue. Quindi se vi “regalano” 40 operazioni l’anno, in realtà ne avete a disposizione solo 16! E’ fondamentale ridurre al massimo il costo per singola operazione. Un buon risultato sarebbe ottenere circa 80-100 operazioni gratuite e un costo di Euro 1,20 per le operazioni eccedenti.
Il tasso d’interesse passivo per i clienti primari è il “prime rate” mentre a chi non tratta la banca applica tassi più elevati. In genere meno soldi avete, peggiori sono le condizioni che otterrete. Considerate che un buon tasso obiettivo potrebbe essere pari all’Euribor + 2/3% (attualmente l’Euribor è il 4,5%). Verificate anche il tasso applicato nel caso di sconfinamenti oltre il fido (se l’avete) o per saldi che scendono sotto lo zero! Anche se siete attenti ai vostri conti, non i sa mai.
Inoltre trattate la commissione di massimo scoperto. Se il saldo dovesse andare sotto lo zero oppure superare l’affidamento concessovi oltre agli interessi pagherete una percentuale sul saldo minimo del conto! Supponiamo che nel trimestre il vostro conto scenda anche per un solo giorno a –500 e la commissione di massimo scoperto sia di 1,5%; la banca vi addebiterà una commissione di Euro (500 x 1,5%) = 7,50! Cercate di ridurre la commissione allo 0,125%.
E ricordate, le banche non sono enti di beneficenza, fanno i loro interessi: più avete bisogno delle banche, più dovreste essere clienti appetibili in ragione di interessi e spese pagati!

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