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martedì 8 gennaio 2008

"L'affare" riciclaggio e la politica.

Rifiuti e politica hanno molte cose in comune. Esprimono concetti assimilabili in modo semplice ed intuitivo, lo sanno anche i bambini. Una conferma arriva anche dalle aziende di raccolta e riciclaggio della spazzatura. Spesso a capo di queste aziende "verdi e pulite" ci sono ex politici che con azioni "poco pulite" hanno sfruttato poteri ed amicizie per riciclarsi e assicurarsi un futuro ricco e tranquillo, certi di ottenere l'appalto sicuro.
Peccato che altrettanta abilità non è riposta nella gestione del servizio di raccolta! E soprattutto nella ricerca della massima efficienza! Il costo dello smaltimento dei rifiuti per i cittadini è più che raddoppiato, nonostante le aziende di raccolta possano rivendere plastica, carta, latta e vetro raccolti. E' anche vero che in passato lo stato garantiva un costo "politico" ai cittadini quindi più basso del costo reale, però credo che sovvenzioni siano ancora elargite alle aziende addette ai servizi di raccolta.
La maggior parte dei cittadini lavora e organizza in casa le raccolte differenziate consentendo a queste aziende di ottenere riconoscimenti, sovvenzioni e minori costi. Per contro il costo per i cittadini non diminuisce.
La raccolta differenziata ha modificato la normale organizzazione familiare. Tutti hanno dovuto studiare un opuscoletto con una serie di regole non sempre logiche. La plastica ad esempio va raccolta nell'apposito contenitore. Però guai a inserire bicchieri, posate e piatti da pic-nic!! La pena è il pubblico ludibrio! Tornerete a casa la sera con il sacco della plastica ancora fuori casa, non ritirato, e siccome siete gli unici a cui non hanno accettato i rifiuti, i vicini di casa vi guarderanno con aria di sufficienza. Vergogna! Conosco signore di mezza età impegnate nel ripasso delle regole all'atto di gettare qualcosa nella spazzatura! So di alcuni psicoterapeuti che si stanno specializzando nell'assistenza dei problemi derivanti dalla raccolta differenziata.
L'armadietto in cucina sotto il lavello è completamente inutilizzabile a causa dei 5 o 6 bidoni dedicati a carta, plastica, vetro, metalli, umido, secco. E chi può allestisce in garage, cantine e terrazzi (orribili con quei bidoni in vista) magazzini di stoccaggio rifiuti supplementari per evitare la passeggiata quotidiana all'isola ecologica.
Le nostre auto sono state modificate per il trasporto di ramaglie, erba e rifiuti ingombranti. Prevedo presto un grande successo nelle vendite dei pick-up.
Ma i cittadini non sono tutti così attenti e disciplinati. E purtroppo devo indicare alcuni effetti negativi della raccolta differenziata. Sempre più spesso noto che in strada sono abbandonati ovunque sacchetti delle immondizie, non solo in aree periferiche. Qualche cittadino esasperato o poco sensibile lancia i sacchetti dal terrazzo, dall'auto, o dalla bicicletta. Ho notato che molti depositano l'umido fuori dal bidone o, mi è capitato, sopra il bidone! Magari dimenticano la chiave (ah, che "genialata" chiudere a chiave i bidoni dell'umido..) e chi glielo fa fare di tornare a casa a prenderla??


Qualcuno invece opta per depositare l'immondizia nei bidoni degli altri! Con il rischio di far pagare multe salate ai proprietari dei bidoni che non contengono i rifiuti previsti oppure non hanno il coperchio ben chiuso. E provate a sostenere che l'immondizia non era la vostra! (vedi foto seguente, sotto al coperchio di un bidone del secco ho notato la scritta: "Cafoni non buttate le vostre schifezze sulle proprietà altrui!")


La nostra vita è sempre più complicata e costosa. Il riciclaggio è giusto e doveroso ma la gestione è ancora da affinare. Si deve tener conto delle diverse sensibilità delle persone e lavorare per insegnare il senso civico ai cittadini. Potrebbero essere necessari degli anni per ottenere un risultato sufficiente. Nel frattempo potremmo considerare l'esempio di alcuni comuni che semplificano la raccolta utilizzando contenitori unici per vetro, metallo e plastica e predispongono anche bidoni per la raccolta "indifferenziata" contro l'abbandono dei rifiuti. Correggere piccoli problemi di organizzazione è relativamente facile. Era più importante arrivare per primi a gestire "L'affare".

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